Crowdfunding per fumetti
fonte: ilpost.it/matteostefanelli
Di casi strani non ne mancano, nel mondo del crowdfunding online. Ma quello del fumetto The Order of the Stick, che due giorni fa ha bruciato tutti i record su Kickstarter – la principale piattaforma di crowdfunding per progetti creativi – fa riflettere (e sgranare gli occhi) come pochi altri.
Innanzitutto i numeri, per prendere le misure con la stupefazione. L’autore Rich Burlew chiedeva di finanziare una riedizione del suo webfumetto, andata esaurita da un po’ (una semplice raccolta di circa 300 pagine, a colori). L’obiettivo per poterlo ristampare era raccogliere 58.000 dollari. Ma l’autore ne ha raccolti di più: 1.254.120 dollari, un milione e duecentocinquantaquattromila e rotti. Più di venti (+2127 per cento) volte tanto.
Il risultato è che questo progetto è diventato un caso da record: non solo ha polverizzato qualsiasi altro fumetto (su Kickstarter ne vengono finanziati spesso, e talvolta di molto interessanti, ma finora il più “ricco” aveva raccolto 110.000 dollari), bensì ha superato qualsiasi altro progetto individuale mai finanzato via Kickstarter: il solo con un budget superiore, un’innovativa dock station per iPhone, aveva raccolto 1.465.000 dollari, ma era frutto del lavoro di una piccola azienda.
Quel che ci suggerisce il “caso OOTS”, da oggi un piccolo milestone nella storia di Internet, sono diverse considerazioni.
Una è che il modello del crowdfunding online non solo continua a funzionare – e crescere (Kickstarter ha raccolto 100 milioni di dollari nel 2011, mentre nel 2010 erano 27,6 milioni) – ma a offrire esempi in grado di sorprendere. A patto di soddisfare le condizioni essenziali del modello (chiarezza del progetto, radicamento di una fan-base, modularità dell’ingaggio dei finanziatori, originalità della proposta, efficacia della comunicazione teaser), il crowdfunding premia la progettualità DIY offrendo economie di scala fino a poco tempo fa semplicemente inimmaginabili.
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Considerazioni
Il Crowfunding è ormai una realtà e una opportunità per tutti coloro che hanno idee ma non che non riescono ad ottenere finanziamenti dai canali tradizionali (es banche o finanziarie)
Anche in Italia si sta muovendo qualcosa, un progetto interessante partito a metà del 2011 è Eppela
Il funzionamento è semplice e completamente gratuito. Crea un progetto, fissa il budget minimo per realizzarlo e una data di scadenza entro cui raccoglierlo. Poi sottoponilo alla community di Eppela e diffondi la notizia proponendo uno scambio, un sostegno economico in cambio di una ricompensa, un pezzetto dell'idea da tenere con sé: un oggetto, un'emozione, un biglietto, un libro, un abito, un CD, un quadro, un DVD, un invito, un posto in prima fila...
A quel punto, sta al pubblico valutare, scegliere, diffondere. Eppela ti aiuta a trovare il progetto che stavi cercando ma che (ancora per poco!) non esiste, l'oggetto di cui hai bisogno e che nessuno ha ancora inventato, il libro che vuoi leggere da sempre ma che nessuno ha scritto... idee e prodotti che puoi scegliere direttamente, senza che nessuno li abbia selezionati per te e te li imponga, come fa il mercato tradizionale.
Eppela non e' gratuto come Kickstarter, ma trattiene il 5% di quanto raccolto per il finanziamento del progetto.
Innanzitutto i numeri, per prendere le misure con la stupefazione. L’autore Rich Burlew chiedeva di finanziare una riedizione del suo webfumetto, andata esaurita da un po’ (una semplice raccolta di circa 300 pagine, a colori). L’obiettivo per poterlo ristampare era raccogliere 58.000 dollari. Ma l’autore ne ha raccolti di più: 1.254.120 dollari, un milione e duecentocinquantaquattromila e rotti. Più di venti (+2127 per cento) volte tanto.
Il risultato è che questo progetto è diventato un caso da record: non solo ha polverizzato qualsiasi altro fumetto (su Kickstarter ne vengono finanziati spesso, e talvolta di molto interessanti, ma finora il più “ricco” aveva raccolto 110.000 dollari), bensì ha superato qualsiasi altro progetto individuale mai finanzato via Kickstarter: il solo con un budget superiore, un’innovativa dock station per iPhone, aveva raccolto 1.465.000 dollari, ma era frutto del lavoro di una piccola azienda.
Quel che ci suggerisce il “caso OOTS”, da oggi un piccolo milestone nella storia di Internet, sono diverse considerazioni.
Una è che il modello del crowdfunding online non solo continua a funzionare – e crescere (Kickstarter ha raccolto 100 milioni di dollari nel 2011, mentre nel 2010 erano 27,6 milioni) – ma a offrire esempi in grado di sorprendere. A patto di soddisfare le condizioni essenziali del modello (chiarezza del progetto, radicamento di una fan-base, modularità dell’ingaggio dei finanziatori, originalità della proposta, efficacia della comunicazione teaser), il crowdfunding premia la progettualità DIY offrendo economie di scala fino a poco tempo fa semplicemente inimmaginabili.
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Considerazioni
Il Crowfunding è ormai una realtà e una opportunità per tutti coloro che hanno idee ma non che non riescono ad ottenere finanziamenti dai canali tradizionali (es banche o finanziarie)
Anche in Italia si sta muovendo qualcosa, un progetto interessante partito a metà del 2011 è Eppela
Il funzionamento è semplice e completamente gratuito. Crea un progetto, fissa il budget minimo per realizzarlo e una data di scadenza entro cui raccoglierlo. Poi sottoponilo alla community di Eppela e diffondi la notizia proponendo uno scambio, un sostegno economico in cambio di una ricompensa, un pezzetto dell'idea da tenere con sé: un oggetto, un'emozione, un biglietto, un libro, un abito, un CD, un quadro, un DVD, un invito, un posto in prima fila...
A quel punto, sta al pubblico valutare, scegliere, diffondere. Eppela ti aiuta a trovare il progetto che stavi cercando ma che (ancora per poco!) non esiste, l'oggetto di cui hai bisogno e che nessuno ha ancora inventato, il libro che vuoi leggere da sempre ma che nessuno ha scritto... idee e prodotti che puoi scegliere direttamente, senza che nessuno li abbia selezionati per te e te li imponga, come fa il mercato tradizionale.
Eppela non e' gratuto come Kickstarter, ma trattiene il 5% di quanto raccolto per il finanziamento del progetto.
articolo molto interessante
RispondiEliminaMolto molto interessante!
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